Non sono in grado di sopportare questa lama in profondità..

Che penetra ogni volta che ci vediamo distesi.

Disillusa..

Improvvisamente scendo dal mio trono di cartapesta..

Inzuppato di strano liquido.. di un venire bugiardo.

Dimenticati il mio corpo disteso..

 

Hai superato il limite del mio continuo lasciare stare..

 

Frantumo ogni ritegno.

 

Non mi riserbo più…

 

Calpesto ogni lacrima.. anche la più inutile.. scesa…in questo breve periodo..

Di strani incontri.

 

Ho solo pensato…

 

Di chiudere.