Nuove crepe, minano il mio cuore.
Ho paura del crack, finale.
Una diga di sangue, potrebbe sommergermi.
Ed io non voglio morire in rosso.
Respiro, con fatica, ma non è aria quella che entra nei miei polmoni.
E’ il tuo respiro, lo riconosco, è forte e preciso.
E’ va dritto alla meta, colpisce duro, è inesorabile.
Non avrò, altre scelte, di fronte a lui.
Smettila con le tue finte, prendi il tuo ferro e trafiggimi.
Non avere paura, mira all’ultima crepa, è la più piccola, ma la più pericolosa.
Finiscimi qui nel tuo appartamento asettico di luce, affonda nel mio cuore le tue ultime parole a coltello.
O se preferisci, sparami un colpo, netto qui nei miei pensieri, fa che io non abbia più voglia di pensarti.
Le tue mani sono ferme ora, avanti colpiscimi a morte con le tue labbra di fuoco.
Bruciami, fino a rendermi cenere, e poi cospargimi nei tuoi piatti in bella vista.