Non capisco..

Ma vorrei..

Cornice obliqua..

Scrosti il muro..

Nel tuo dondolare.. stanco..

E mi guardi versare..

Lacrime.

Disperata e stesa..

Su questo divano disfatto..

E ricoperto di inutile polvere.

Ricordo..

Nello sprofondare di tessuto..

Il tuo giustificare..

Il tuo negare..

Il male.

Rimpiangi lei.. il suo corpo..

La tua abitudine.

E non capisci.. non vedi..

Il mio suicidio nel pensare..

Che sono solo la seconda..

L’inutile consolazione..

Che si distenderà.. sul tuo letto..

Di finti ricami..