“Sono caduta dentro una luce di non ritorno.”
Ho gridato…tra il rumore secco del ciak improvviso..
Ho guardato.. Lorenzo in possesso del suo nuovo ruolo di regista..
“Silenzio” mi ha urlato..…così forte.. da lasciarmi senza parole..
Sono rimasta a guardarlo tesa e distratta allo stesso tempo…
Da un ristretto spazio.. della sua camera da letto..
Addobbata da pezzi di compensato…per una strana scenografia..
Montata in fretta e furia..
Ho lasciato.. che le mie mani scivolassero sui drappi di una malmessa tenda..
Mentre la sua voce trascinava fruscii di pellicola..
Era tutto sbagliato.. come sempre…
Ci siamo guardati negli occhi per un istante ristretto..
Qualcosa ci ha distratti.. nel pensare alla traiettoria della prossima scena..
Il rumore assordante e continuo del motore elettrico della cinepresa…
Descriveva.. sottolineava.. la terribile fatica…del nostro creare.
Ci siamo persi in strani movimenti del corpo..
In una difficile inquadratura.. fuori campo.
Ci siamo schiacciati contro un muro…illuminato da una distorta lampada..
Tenuta svogliatamente in mano.. da un amico..
Li per caso…
abbiamo finito.. di trovare un punto giusto di illuminazione..
E siamo andati via di schiena…
Parlando con voci paranoiche…e difettose…
In un crescente scorrere di ore suicidate..
Dal troppo aspettare.
Abbiamo preso a correre…con movimenti da burattini.. ingessati..
Lungo traiettorie bloccate da risa e colpi di voci..