Trama:

C'è Posta Per Te racchiude tutto il genio, il fascino e il calore che ci si possa aspettare da star come Tom Hanks e Meg Ryan, e da registi come Nora Ephron, già incontrata in Insonnia D'Amore.
Greg Kinnear, Parker Posey, Jean Stapleton e altri co-protagonisti di talento chiudono il cerchio perfetto di questa romantica e "informatica" storia d'amore, dove Tom Hanks, magnate di una catena di librerie e Meg Ryan, proprietaria di un tranquillo negozio di libri per bambini, si scambiano anonimi messaggi cibernetici.
I due s'innamorano inesorabilmente tra un laptop e l'atro, ignorando d'essere acerrimi rivali in affari.
C'è Posta Per Te ti fa navigare nella magica atmosfera di Hollywood.


Titolo Originale: You've Got Mail
Genere: Commedia
Regia: Nora Ephron
Interpreti: Tom Hanks, Meg Ryan, Parker Posey
Musiche: George Fenton
Anno di produzione: 1998

 

Lingue in Dolby Digital 5.1: Inglese, Francese, Italiano
Sottotitoli: Inglese, Francese, Italiano, Olandese, Arabo, Portoghese, Spagnolo, Tedesco, Inglese e Italiano per non udenti
Inserti video speciali:
           Menù interattivi
           Accesso diretto alle scene
           Scelta delle lingue e dei sottotitoli
           Inserti speciali:
                     Commento audio della regista Nora Ephron e del produttore Lauren Shuler Donner, senza sottotitoli in Italiano
           L'angolo della posta:
                     Speciale "Conversazione Con Nora Ephron", piccolo documentario di 14 minuti circa con sottotitoli in Italiano
                     Tour della Upper West Side di New York, 11 piccoli inserti video con sottotitoli in Italiano sui luoghi del fim
                     Colonna Sonora
                     Trailer cinematografico
           Traccia DVD-Rom: PC Friendly, interviste (singoli videoclip) e audio bytes di Nora Ephron/Sounds of New York

 
Distribuito da: Warner Home Video
Confezione: Snapper
Supporto: DVD 9
Formato: 1.85:1
Durata: 115 Minuti ca.

 

 

C'è posta per te (You've Got Mail - USA, 1998)

Certificazione: USA:PG / France:U / Germany:6 / Hong Kong:I / India:U / Italy:T / Finland:S / Portugal:M/12 / Singapore:PG / Sweden:Btl / Switzerland:7 (canton of Geneva) / Switzerland:7 (canton of Vaud) / Netherlands:AL

Durata (in min.):119 min.

Sceneggiatura: John Hodge

Regista: Nora Ephron
Filmografia essenziale: 1.Red Tails in Love: A Wildlife Drama in Central Park (1999) 2. C'è posta per te (1998) 3.Michael (1996) 4. Agenzia salvagente (1994) 5. Insonnia d'amore (1993) 6.This Is My Life (1992)

Cast: Tom Hanks( Joe Fox III), Meg Ryan( Kathleen Kelly ), Greg Kinnear( Frank Navasky)

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La critica
La tendenza attuale del cinema hollywoodiano è quella di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Il soggetto ancora una volta non è originale, poiché è il remake di The Shop Around The Corner - Scrivimi Fermo Posta del 1940 di Ernst Lubitsch con James Stewart e Margaret Sullavan. E il regista tedesco si era già ispirato alla commedia Parfumerie di Miklos Laszlo. Scritto dalla stessa regista Nora Ephron (Insonnia d'Amore, Michael) insieme alla sorella Delia, C'è Posta Per Te dà al vecchio soggetto una mano di vernice fresca: la corrispondenza tra i protagonisti non avviene più attraverso buste e francobolli, ma su internet, con potenti e comodissimi computer portatili. I messaggi e-mail non cambiano di molto la situazione poiché, pur non conoscendosi in carne ed ossa, i due s'innamorano. Kathleen Kelly (Meg Ryan) gestisce il negozio di libri per bambini in un angolo di strada dell'Upper West Side di New York. Ha una relazione superficiale con il giornalista dell'Observer Frank Navasky (Greg Kinnear), e la sua famiglia è costituita dagli impiegati del negozio, Birdie (Jean Stapleton) e George (Steve Zahn). Dall'altra parte Joe Fox (Tom Hanks) è l'erede di un potente impero editoriale e anche lui ha una fidanzata sui generis, l'arrogante editor Patricia Eden (Parker Posey, reginetta delle produzioni indipendenti). In rete Joe e Kathleen sono rispettivamente NY152 e Shopgirl, cioè commessa. Si conoscono grazie alla posta elettronica, ma non immaginano di conoscersi anche nella realtà, poiché Joe ha deciso di costruire un gigantesco megastore di libri proprio davanti il piccolo negozio di Kathleen. I due entrano in rivalità, si odiano, si scontrano accanitamente, ma alla fine, come in ogni commedia sentimentale che si rispetti, si innamorano perdutamente l'uno dell'altra. Tutto secondo copione dunque, e certo le note di aggiornamento non aggiungono nulla ad una storia prevedibile. La Ephron, che ha rimesso insieme Tom Hanks e Meg Ryan per la terza volta dopo Joe Contro Il Vulcano ed Insonnia d'Amore, dimostra di saper calibrare al meglio i suoi interpreti, di curare i dialoghi in ogni dettaglio. Cosicché, nonostante la prevedibilità di cui si diceva, il film è godibile. Due piccole note a margine. La guerriglia editoriale palesa un'etica non proprio edificante per assolvere quasi completamente le ragioni di mercato del più forte che mangia il più debole; l'insistente product placing, con l'onnipresente icona di America On Line sullo schermo dei computer, può risultare irritante. ( reVision, Andrea Caramanna)

In un certo senso C'è posta per te non è un remake solo, ma due. Ufficialmente è il rifacimento di un film diretto nel 1949 da Ernst Lubitsch, "Scrivimi fermoposta", che riguardava uno scambio di corrispondenza tra i due (presunti) sconosciuti James Stewart e Margaret Sullavan. Nella nuova edizione scritta e diretta da Nora Ephron le lettere vengono aggiornate alla "rete": Tom Hanks e Meg Ryan comunicano attraverso E-mail, celandosi sotto gli pseudonimi di NY152 e Shopgirl. Ma se nel mondo virtuale si comprendono alla perfezione, si scambiano consigli e confidenze, insomma già si amano, le cose vanno molto diversamente in quello reale: perché lui, che di nome fa Joe Fox ed è il magnate di una catena di megalibrerie, apre un gigantesco bookstore nell'Upper West Side, vicino al negozietto di libri per bambini di lei, Kathleen Kelly, le rovina gli affari e la costringe a chiudere bottega. Quando Joe scopre la vera identità della sua corrispondente via Internet non trova il coraggio di rivelarle la propria. Perché l'amore trionfi occorreranno parecchie manovre; inclusa l'espulsione dalle vite dei protagonisti dei rispettivi partner, una editrice nevrotica e rampante (Parker Posey) e un giornalista saccente quanto noioso (Greg Kinnear). Però C'è posta per te è anche il remake virtuale di un altro film, ovvero il fortunato "Insonnia d'amore": stessa la regista e sceneggiatrice (in coppia con la sorella Bessy), identici gli attori protagonisti, somigliante come una goccia d'acqua il clima da commedia romantica con difficoltà e malintesi a catena, ma rigorosamente destinata al lieto fine. Molte delle situazioni del nuovo film evocano quello di cinque anni fa. Nella prima parte la donna e l'uomo si sfiorano ripetutamente, senza conoscersi. Lei non ama il fidanzato e va in cerca dell'amore vero. Non mancano neppure le citazioni cinefile (meno riuscite, per la verità), che nel caso gravitano intorno al "Padrino" di Coppola. Dotato anche di una cornice natalizia perfetta per la circostanza, il prodotto è piacevole, gentile, forse con un eccesso di zuccheri qui e là. Stupisce un po' , in particolare, constatare quanto sia idilliaca (tra tanti film hollywoodiani sulla giungla metropolitana) la New York di Nora, tutta mercatini, ristorantini, parchi con cagnoni festanti e altre piacevolezze paradisiache tali da surclassare quella di Woody Allen. Ma il racconto è ben calibrato, i dialoghi sono brillanti (che ne dite della definizione di un oggetto in disuso come il fazzoletto, fornita da Kathleen a una bambina: "Un kleenex che non si butta via"?) e il casting - fondamentale in questi casi - praticamente perfetto. Meg esagera un po' in vezzi e smorfiette, che però le vengono ancora bene. Assai più sobrio, Hanks si conferma un attore dalle molte corde, tornando con disinvoltura alla commedia sentimentale dopo la missione alla ricerca del soldato Ryan. Inappuntabile il cast di supporto, a cominciare dalla veterana Jean Stapleton. (Repubblica-Roberto Nepoti)

halozat02.jpg (24889 byte) Commedia americana garbata, secondo tradizione, C'è post@ per te di Nora Ephron si svolge in un autunno newyorkese, stagione cara al cinema della costa orientale, perché permette di ambientare i film in prossimità dell'unica festa ammessa da ogni gruppo etnico statunitense, il giorno de Ringraziamento, e nella prospettiva natalizia. Ricalcando scrivimi fermo posta di Ernst Lubitsch (1940), la Ephron dà a Tom Hanks la parte che fu di James Stewart e a Meg Ryan quella di Margaret O'Sullivan, ripetendo lo schieramento fortunato di Insonnia d'amore e variando, rispetto al film di Lubit-sch, il fermo posta con la posta elettronica. (...)Meg Ryan è la Doris Day di fine secolo, solo che non canta e non balla; come attrice vale tante altre, ma ha un bel faccino irlandese-scandinavo, cioè molto americano, perfetto in una storiella per nulla verosimile ma molto accattivante come esemplare edulcorazione della lotta di classe: lei è la piccola borghesia, parte sana della nazione (l'"incamazione dello spirito jeffersoniano", trombonegfia il suo fidanzato) ; lui è il capitalismo rampante, per il quale business is business ( "non c'è nulla di personale in questo", ripete, citando don Vito Corleone nel Padrino). In Europa pochi crederebbero che un amore nasca dalla concorrenza in affari, ma in un film americano e natalizio tutto è lecito. La Ephron ha mano leggera e sa toccare tante corde senza insistere troppo. Gli appassionati di libri troveranno ripetute citazioni di Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen e un'allusione al fascino delle vecchie prime edizioni. (Il Giornale. Maurizio Cabona)

Lui e lei, naturalmente. Si incontrano d'accordo nel consueto vecchio posto d'ogni giorno, e poiché il giorno è di questi che volgono al duemila, il loro luogo d'incontro è la posta (del cuore) elettronica. Nei loro appartamenti deliziosi del West Side, lui e lei si siedono davanti ai loro computer (tecnologicamente corretti: lei lavora in mac, lui in Ibm) e, senza essersi mai visti, si scambiano conversazioni confidenziali, osservazioni su quant'è dolce l'autunno a New York. Niente di pericoloso, niente di poco conveniente, nel mondo virtuale di questi trentenni (e qualcosa di più) bene educati e sentimentali. Fuori, nel mondo reale, dove si passano accanto senza saperlo, i due sono invece in dura concorrenza. Sono entrambi librai, ma lui è miliardario e proprietario d'una grande catena che sta soppiantando l'antico negozietto di lei, specializzato in editoria per bambini, amorosa eredità materna e luogo d'affezione del quartiere: The Shop around the Corner, che è appunto il titolo della commedia di Ernst Lubitsch di cui il film è un molto libero e diluito remake. Ma non c'è poi molto di reale, nel mondo reale dove abitano Meg Ryan e Tom Hanks. È il perfetto mondo sospeso della romantic comedy, dove fidanzati inappropriati scivolano via di scena senza lasciare un residuo, un disagio, una ferita; dove un antico negozio può chiudere lasciando presumibilmente nei guai neri alcune persone, senza che il fallimento faccia registrare tracce visibili nella vita di chi fallisce. Alla sua terza commedia, Nora Ephron (ha scritto l'inarrivabile Harry ti presento Sally, ha scritto e diretto Insonnia d'amore che di questo C'è posta per te è il precedente più diretto) conferma uno stile: calda eleganza urbana, lisce superfici narrative, piccoli equivoci che conducono ad un lieto fine sommesso, e poi l'infallibile armonia stagionale di una città di cui Woody Allen rifondo negli anni Ottanta il mito romantico, e che é tutta ippocastani rossi, alberi illuminati tra la neve, ristorantini all'aperto e fiori bianchi a primavera. Qualcosa manca: soprattutto un sostanzioso contrappunto umoristico, fondamentale contrappeso dei sentimenti (nessun grande autore l'ha ignorato, da Lubitsch a Hawks a Edwards), qui affidato un po' frettolosamente alle due buone battute di Greg Kinnear, giornalista fidanzato di Meg, "il più grande esperto vivente di Julius ed Ethel Rosenberg"; e alla grinta spiritata di Parker Posey, che in una commedia d'alto bordo come questa può giocare ancora a fare la Katharine Hepburn dei nostri tempi, ma la si vede indispettita dal fatto d'essere solo comprimaria. Qualcosa è cambiato: la nuova intensità malinconica della sempre buffa e incantevole Meg Ryan, l'imperfezione del destino (il negozietto non riaprirà più, il capitalismo ha leggi che nemmeno il più mite dei cuori innamorati può disconoscere), un interessante senso finale di divagazione onirica. E' a Central Park, ma è anche in una specie di mondo di Oz, che i due si incontrano per scoprire infine ciò che già sapevano: non a caso, quando appare chiaro che lui é proprio lui, partono le note di Somewhere over the rainbow. E' il vostro film d'amore natalizio, non potreste chiedere di più. (Il Resto del Carlino . Paola Cristalli )

Nora Ephron, figlia dei commediografi e sceneggiatori Henry e Phoebe Ephron, sorella della sceneggiatrice e produttrice esecutiva Delia Ephron, ex moglie di Bob Woodward, uno dei due giornalisti che rivelarono lo scandalo Watergate e contribuirono a indurre alle dimissioni il presidente Nixon, rimane una delle poche specialiste della commedia sentimentale, ma basata su vecchie idee altrui: il suo "Insonnia d'amore" con Meg Ryan e Tom Hanks risaliva al 1939, a "Love Affair" di Leo Mccarey; questo "C'è posta per te", interpretato dalla stessa coppia, risale a sessan- t'anni fa, a una commedia di Miklos Lazlo usata da Ernst Lubitsch nel 1940 come soggetto di "scrivimi fermo posta" con James Stewart e Margaret Sullavan. Aggiornamenti; la posta attraverso la quale i protagonisti si innamorano senza conoscersi è elettronica, su Internet; i due, uniti dalla corrispondenza d'amicizia e di affetto, nella realtà sono nemici in affari, lui è padrone della megalibreria vicinissima alla piccola libreria per bambini di cui lei è la proprietaria costretta alla fine a chiudere; l'autunno a New York è più bello, dorato e luminoso di quanto Woody Allen l'abbia mai descritto, e i costumi di Alben Wolsky per Meg Ryan sono un condensato di semplice perfetta eleganza metropolitana. I protagonisti abitano e lavorano uno accanto all'altro, senza conoscersi né riconoscersi si sfiorano in continuazione; i rispettivi partner (quella di lui è Parker Posey, chic e isterica) diventano sempre meno interessanti ai loro occhi, man mano che cresce la complice intimità epistolare (per posta, lui dà a lei consigli per lottare contro il rivale; ossia contro se stesso). Equivoci, civetterie, malintesi, mossette, carinerie; pare impossibile che le commedie sentimentali debbano quasi sempre risultare più melense che divertenti. (Stampa. Lietta Tornabuoni )

Ben accolto dalla critica americana il nuovo film scritto e diretto dalla Ephron è l'unica commedia romantica hollywoodiana in circolazione, attualizzata alle nuove forme di comunicazione e all'eroico divismo del soldato Tom Ryan Hanks. (Corriere della Sera . Maurizio Porro )